A chiunque è capitato di dimenticare un appuntamento importante, le chiavi di casa, il portafogli o magari di non riuscirsi ad orientare in un luogo che in realtà conosceva bene.
Queste situazioni possono rientrare tutte nella normalità, ma quando invece devono iniziare a destare preoccupazione?
Ovviamente ciò che deve allarmarci in primis, è la frequenza con cui queste dimenticanze si manifestano ed in secundis in quali circostanze specifiche avvengono.
La perdita di memoria può essere :
*Transitoria ( come per esempio dopo lievi lesioni traumatiche)
*Stabile ( come per esempio nel caso di encefilite o arresto cardiaco)
*Progressiva (come nel caso delle demenze su base degenerativa)
Il disturbo può anche essere classificato in :
-Retrogrado (impossibile ricordare gli eventi che precedono l'evento causale)
-Anterogrado (impossibile immagazzinare nuovi ricordi )
I problemi di memoria possono essere causati da diversi fattori, eccone alcuni:
-effetti collaterali di alcuni farmaci; dalla carenza di vitamina B12; dall'alcolismo: dai tumori: dalle infezioni del cervello o presenza di trombi.
-possono essere causati da alcune patologie della tiroide, dei reni o del fegato.
-problemi emotivi come ansia, stress o depressione, In queste circostanze i problemi di memoria sono transitori alla situazione.
-deterioramento cognitivo lieve ( si caratterizza per una oggettiva carenza di una o più funzioni cognitive che comunque non intaccano le normali attività della vita quotidiana.Ci troviamo in presenza di persone che dimenticano facilmente le informazioni acquisite, l'argomento di un discorso, eventi importanti ed altro.Il deteriormanto cognitivo lieve (acronimo MCI) può manifestarsi anche con altri tipi di difficoltà come: problemi di concentrazione, difficoltà nella pianificazione delle proprie attività e difficoltà di linguaggio.
-demenza senile (decadimento grave ed irreversibile delle facoltà mentali. E' una malattia determinata dalla distruzione dei neuroni cerebrali con la progressiva perdita delle funzioni mentali; ne derivano perdita della memoria, disturbi della parola, incapacità di eseguire movimenti coordinati. Se la comparsa avviene prima dei 65 anni si parla di demenza pre-senile.
E' importante inizialmente valutare la frequenza e le circostanze in cui si presentano difficoltà di memoria; successivamente parlare con il proprio medico di famiglia per concordare in caso, eventuali ed ulteriori esami specifici oltre che l'invio presso uno specialista.
L'esecuzione di un' adeguata batteria di test neuropsicologici oltre che ai test di laboratorio, può fornire indicazioni indispensabili sull'esistenza e sulla gravità del deficit cognitivo, sulle aree cognitive compromesse e per valutare la progressione della malattia