lunedì 27 gennaio 2020

EFFETTO FORER!

                                      


L'effetto forer (chiamato anche effetto di convalida soggettiva, o effetto Barnum, dal nome di Phineas Taylor Barnum) è il fenomeno per cui ogni individuo si riconosce in una descrizione che crede a lui riferita, senza accorgersi che è abbastanza vaga e generica da adattarsi a qualsiasi persona. E' il motivo per cui la gente crede nell'oroscopo, nei tarocchi e nelle sedute spiritiche.

La dimostrazione di Forer:Nel 1948, lo psicologo Bertram R. Forer consegnò un test di personalità ai suoi allievi, al termine del quale fornì a ciascuno di loro un'analisi della personalità quale risultato del test effettuato. In seguito, invitò ognuno degli studenti a dare un giudizio, su una scala numerica da 0 (molto scarso) a 5 (eccellente), al profilo fornito, in base a una valutazione dell'adeguatezza del giudizio. La media fu di 4,26. Solo al termine Forer rivelò agli studenti che era stato consegnato a tutti uno stesso profilo psicologico, del tutto indipendente ai risultati del test.
Il giudizio così recitava:
«Hai molto bisogno che gli altri ti apprezzino e ti stimino eppure hai una tendenza a essere critico nei confronti di te stesso. Pur avendo alcune debolezze nel carattere, sei generalmente in grado di porvi rimedio. Hai molte capacità inutilizzate che non hai volto a tuo vantaggio. Disciplinato e controllato all'esterno, tendi a essere preoccupato e insicuro dentro di te. A volte dubiti seriamente di aver preso la giusta decisione o di aver fatto la cosa giusta. Preferisci una certa dose di cambiamento e varietà e ti senti insoddisfatto se obbligato a restrizioni e limitazioni. Ti vanti di essere indipendente nelle tue idee e di non accettare le opinioni degli altri senza una prova che ti soddisfi. Ma hai scoperto che è imprudente essere troppo sinceri nel rivelarsi agli altri. A volte sei estroverso, affabile, socievole, mentre altre volte sei introverso, diffidente e riservato. Alcune delle tue aspirazioni tendono a essere davvero irrealistiche.»

Le frasi utilizzate da Forer nella compilazione del profilo "universale" furono formulate proprio a partire da una rivista di astrologia.

giovedì 17 ottobre 2019

INSIGHT

                             



Insight (letteralmente "visione interna") è un termine di origine inglese usato in psicologia, e definisce il concetto di "intuizione", nella forma immediata ed improvvisa.
Wolfgang Köhler, psicologo tedesco fu il primo negli anni 20' ad introdurre  nelle sue trattazioni il concetto di insight, osservando il comportamento degli scimpanzé posti di fronte a situazioni di tipo problematico (per esempio gli scimpanzé dovevano prendere una banana salendo su una scatola). L'insight per Kohler è l'improvvisa scoperta di un nuovo modo di interpretare la situazione totale. L'insight è dunque la scoperta di rapporti tra gli elementi, rapporti diversi da quelli individuati prima della scoperta.
A  differenza di ciò che è considerato problem solving in generale, dove la soluzione del problema è raggiunta tramite una costruzione analitica e consequenziale, l'insight avviene in un unico passo e compare inaspettatamente nella mente.

martedì 8 ottobre 2019

EFFETTO PLACEBO!

                                 


➡️L’effetto placebo è l’insieme di tutti i cambiamenti positivi fisici e psicologici ,associati ad è una terapia o una sostanza, prive di principi attivi specifici, ma che vengono somministrate come se avessero veramente proprietà curative o farmacologiche.➡️ Più semplicemente: se un paziente crede che un trattamento sia efficace, concentrerà l’attenzione su ogni minimo segno di miglioramento, non considerando tutti quegli elementi che suggeriscono il contrario.➡️ Ovviamente esiste anche il suo opposto , ossia l'effetto Nocebo.

giovedì 26 settembre 2019

L’EFFETTO ZEIGARNIK !

               
                     



L’effetto Zeigarnik prende il nome da Bluma Zeigarnik, una psicologa russa degli anni 20 che, mentre prendeva un caffé, osservò il comportamento dei camerieri.
Zeigarnik notò che chi svolgeva questo lavoro era in grado di memorizzare moltissime ordinazioni ma, dopo averle portato al tavolo, se ne dimenticavano immediatamente.
L’effetto Zeigarnik viene abbondantemente utilizzato dagli autori di Serie Tv, che lasciano sempre qualcosa in sospeso al termine di una stagione per riprenderla in quella successiva.
Applicando l’effetto Zeigarnik al problema della procrastinazione, il semplice iniziare un compito anche solo per pochi minuti, attiverà un circolo vizioso in cui la la tua mente continuerà a ricordarlo fino a quando non lo avrai portato a termine.

giovedì 8 agosto 2019

GUSTAVE LE BON " PSICOLOGIA DELLE FOLLE"







 Gustave Le Bon è stato un antropologo, psicologo e sociologo francese nato nel 1841. Alla fine del XIX secolo introdusse il concetto di massa , intesa come “ grande quantità indistinta di persone che agisce in maniera uniforme. Nella sua opera “ Psicologia delle folle” descrisse in maniera accurata le caratteristiche della folla e come specifiche strategie di persuasione e suggestione potessero influenzarla.Il concetto di base su cui si fonda questa opera è che bisogna saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla,  proporsi come l'incarnazione di tali desideri e come colui che è capace di realizzare tali aspirazioni in quanto ,l’illusione risulta essere più importante della realtà.
Le folle non si lasciano influenzare dai ragionamenti, non hanno bisogno di prove logiche ma di empatia e capacità di saper evocare immagini che seducano.

Ciò che è più importante è l’azione!

giovedì 20 settembre 2018

RUMINAZIONE O RIMUGINIO !



Molto spesso questi due termini vengono utilizzati in maniera intercambiabile, in realtà hanno due significati simili ma diversi.

La ruminazione è un insieme di pensieri ripetitivi focalizzati sul proprio malessere che portano ad una sensazione di impotenza.E' una modalità di pensiero afinalistica che impedisce il comportamento attivo non aiutando a guardare il futuro in maniera positiva o a sviluppare strategie volte alla risoluzione di problemi.
Il rimuginio è invece un fenomeno tipico degli stati ansiosi. In questo caso i pensieri negativi, sono rivolti a possibili minacce future, e la catena di pensieri viene attivata con l’intento di risolvere il problema, rassicurarsi o trovare possibili soluzioni ad un evento incerto e imprevedibile. La tematica centrale è quella di una possibile e/o imminente minaccia. Il rimuginio viene chiamato “worry”, che viene tradotto in italiano con il termine “preoccupazione/apprensione persistente”.

sabato 8 settembre 2018

PARAFILIA!





Il termine Parafilia deriva dal greco para (attorno) e filia (amore) e si riferisce a impulsi, fantasie o comportamenti sessuali intensi e ricorrenti, che implicano oggetti, attività o situazioni inusuali, distanti da quelli comunemente previsti nella pratica sessuale.

ECCONE ALCUNE:

-Esibizionismo: mostrare ad un estraneo i propri genitali, talvolta anche masturbandosi.
-Feticismo: venerazione di oggetti inanimati quali scarpe e biancheria intima femminili.
-Frotteurismo: toccare una persona non consenziente o strofinarsi contro di essa.
-Pedofilia: attività sessuale con bambini prepuberi di non più di 13 anni.
-Masochismo sessuale: atto reale (non simulato) di essere umiliato, picchiato, legato o fatto soffrire in qualche modo, di subire sofferenze o umiliazioni.
-Sadismo sessuale: azioni reali (non simulate) che inducono sofferenza psicologica o fisica nella vittima.
-Feticismo di travestimento: travestirsi con abiti dell'altro sesso (l'atto viene compiuto da un maschio eterosessuale)
-Voyeurismo: osservare (non visti) persone che si spogliano, sono nude o hanno rapporti sessuali.



La Parafilia è un disturbo cronico, ovvero una volta manifestato nella sua pienezza (solitamente nella tarda adolescenza/prima età adulta) affliggerà l’individuo per tutta la vita, con oscillazioni nella sua intensità a seconda di vari fattori, come ad esempio lo stress, la presenza di altre patologie mentali o nel trovarsi in situazioni che stimolino i comportamenti parafiliaci.
Trattare soggetti parafiliaci è molto difficile in quanto chi ne soffre solitamente non è motivato nell’intraprendere un percorso e solitamente è anche poco collaborativo. In questo, e anche per quanto riguarda il percorso terapeutico, si dovranno adottare metodi e strategie simili a quelle adottate per i tossicodipendenti.