martedì 20 febbraio 2018

TEORIA TRIANGOLARE DELL'AMORE (Robert Sternberg )!


                                    
Secondo questa teoria, l’amore vero è costituito da tre componenti essenziali: passione, intimità e decisione o impegno.
-Passione: desiderio sessuale o romantico di grande intensità, accompagnato da una forte tendenza a cercare l’unione fisica e/o emotiva con l’altro.
-Intimità: conoscenza dell’altro e fiducia in ciò che è, ciò che fa e ciò che prova. Vicinanza e preoccupazione per il suo benessere. Necessità di vicinanza e di scoperta mutua.
-Decisione o impegno: volontà di mantenere il legame e sentimento di responsabilità a riguardo. Interesse nel superare le avversità e preservare l’affetto, che va oltre le circostanze temporanee.

DA QUESTI TRE ASPETTI NE RICAVA I 7 MODI DI AMARE!

FOBIA SOCIALE!


                                          



La Fobia Sociale è un disturbo psicologico caratterizzato da un’intensa e persistente paura di affrontare le situazioni in cui si è esposti alla presenza e al giudizio altrui per il timore di mostrarsi imbarazzato, di apparire incapace,
ridicolo e di agire in modo inopportuno e umiliante. 
L’esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l’ansia, che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione.
La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole.
Le temute situazioni sociali o prestazionali sono evitate oppure sopportate con intensa ansia o disagio. 
L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale/i o prestazionale/i interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona, con il funzionamento lavorativo (scolastico) o con le attività o relazioni sociali, oppure è presente marcato disagio per il fatto di avere la fobia.

ANEDONIA!

   
                                           



Il termine Anedonia fu coniato alla fine dell’800 dallo psicologo francese Théodule Ribot per definire l’incapacità, parziale o addirittura totale, di provare appagamento o interesse per attività comunemente ritenute piacevoli, come ad esempio dormire, nutrirsi o il sesso.
L’anedonia può avere anche connotazioni specifiche quando il disinteresse è mirato verso solo alcuni aspetti come per l’anedonia sociale, sessuale o fisica.
L’anedonia può essere uno dei sintomi nella diagnosi di schizofrenia,depressione e di alcuni disturbi di personalità.
Considerando l’anedonia come una problematica legata a un disturbo mentale, le terapie e i trattamenti presi in considerazione dagli esperti sono pressoché identici a quelli utilizzati per la cura della depressione e dei disturbi di natura psicologica.

CRAVING!



                                          



Il CRAVING è il desiderio impulsivo per una sostanza psicoattiva, per un cibo o per qualunque altro oggetto-comportamento gratificante; tale desiderio se non soddisfatto provoca sofferenza psichica e fisica ( astenia, anoressia, ansia, insonnia, irritabilità, aggressività, depressione, iperattività). Nel corso degli ultimi vent’anni è emersa una proliferazione delle dipendenze comportamentali che costituiscono parte integrante della vita quotidiana, come:
-l'alimentazione
-la sessualità
- la tecnologia
- lo shopping 
-il gioco d’azzardo 
- le relazioni affettive.
Per alcune persone queste dipendenze arrivano ad assumere caratteristiche patologiche. 
Il craving, dunque rappresenta il desiderio per gli effetti della sostanza, oggetto o comportamento di cui il soggetto ha già fatto esperienza e che sono risultati gratificanti.

IL CASO DI PHINEAS GAGE (MODIFICAZIONE DELLA PERSONALITA')!



                                     


Uno degli esempi più famosi citati in neurologia è quello di Phineas Gage, un operaio statunitense vissuto nella metà del 19° secolo, che lavorava alla costruzione di una ferrovia nel Vermont.Un giorno del 1848, a causa di un'esplosione accidentale, una barra di ferro gli trapassò il cranio, dalla guancia sinistra alla corteccia cerebrale del lobo prefrontale, ma non lo uccise.

Miracolosamente sopravvissuto all'incidente, a parte la cecità dell’occhio lesionato, Phineas però da allora non fu più la stessa persona. Se prima era un uomo serio ed onesto, apprezzato per la sua affidabilità e disponibilità, da quel momento era diventato scorbutico, inaffidabile, bugiardo e bizzarro. E non si era accorto di essere cambiato. La sua personalità aveva subito radicali modifiche, al punto che gli amici non lo riconoscevano più.
Egli divenne una persona talmente priva di freni inibitori sul piano verbale, da risultare irosa ed asociale, irriverente, blasfema e senza rispetto nei confronti degli altri.Oggi grazie soprattutto a questo insolito caso sappiamo che le lesioni dei lobi frontali, come ad esempio quella di Gage, producono un’insolita gamma di cambiamenti come quelli emotivi, cognitivi e motori.

ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE!



                                       


Lev S.Vygotskij introduce, sviluppa e definisce il concetto di Zona di Sviluppo Prossimale (ZSP) per spiegare come l’apprendimento del bambino si realizzi grazie all’osservazione di un modello esperto e con l’aiuto di un adulto, o di un bambino, più grande.
La prestazione cognitiva cresce "spontaneamente" in funzione della maturazione biologica, dell'età del bambino.Tuttavia, la prestazione migliora, e il bambino può risolvere ad una certa età dei problemi che avrebbe risolto ad un'età successiva (prossima), se viene inserito in un contesto sociale e culturale più ricco, dotato di strumenti cognitivi. E' per questo che l'area compresa tra la prestazione spontanea e la prestazione mediata dai fattori sociali e culturali viene chiamata area di sviluppo prossimo.La massima differenza si evidenzia fra i 7 ed i 10 anni.

EMPATIA!


                                         


L’empatia è la capacità di immedesimarsi in un’altra persona, e quindi di riuscire a vivere le stesse sensazioni che questa persona prova in un dato momento. Comunemente: “Mettersi nei panni dell’altro”.
E’ una forma profonda e potente di comunicazione fra le persone. Non è necessariamente legata all’uso delle parole, infatti può essere espressa anche attraverso il linguaggio del corpo (es. espressioni del volto o gesti).
L’empatia dunque è una capacità innata, tuttavia molti di noi hanno delle capacità empatiche più spiccate.
Molte ricerche hanno dimostrato che osservare le azioni, o le espressioni facciali di altri individui provoca l’attivazione delle stesse aree cerebrali che sono attive quando è l’osservatore ad eseguire quelle stesse azioni o ad assumere le stesse espressioni facciali.
Il sistema mirror (“specchio”) include alcune aree del nostro cervello che risultano attive sia durante l’osservazione di azioni, sia durante l’esecuzione delle stesse azioni.

PERCHE' E' IMPORTANTE L'EMPATIA?
Perchè ci permette di entrare più facilmente in sintonia con le persone con cui interagiamo, anzi si può dire che rappresenta uno degli strumenti basilari di una comunicazione efficace e gratificante.

PISANTROFOBIA!


                                        


Consiste nella paura irrazionale ed incontrollabile di stabilire una relazione intima e personale con un altro individuo. Alla base della fobia ci sono le esperienze traumatiche vissute in precedenza con la conseguenza paura di potersi fidare nuovamente degli altri.La paura di essere delusi o traditi nuovamente è talmente forte da spingere la persona ad essere estremamente diffidente e sfiduciata verso tutto ciò che la circonda, attuando così condotte di evitamento.
Le conseguenze della Pisantrofobia non si limitano al solo piano affettivo, bensì si trasferiscono ai restanti ambiti della vita: lavorativa, familiare, di coppia o socio-culturale.

CAPIRE LA PERSONALITA’ CON UNA STRETTA DI MANO!

          
                                       

La stretta di mano è un gesto con valenze perlopiù di saluto ma che può essere utilizzato anche per indicare ringraziamento, accordo, congratulazioni.Dare la mano è uno dei modi più consueti ed universali di entrare in contatto con un' altra persona.
Una stretta di mano può fornirci informazioni su chi abbiamo di fronte?

Nel 1999 William Chaplin insegnante all’Università dell’Alabama si pose come obiettivo quello di chiare il dubbio riguardo la stretta di mano e la personalità.
Chaplin attraverso un corso intensivo di circa un mese insegnò a quattro suoi studenti a codificare le strette di mano seguendo una serie di parametri.
Il loro compito fu quello di valutare, dando un voto da uno a cinque ad alcune caratteristiche della stretta di mano ( come la forza della stretta, la temperatura percepita, la secchezza della mano, la completezza della stretta, la durata ed il contatto visivo) e successivamente valutarne la personalità (utilizzando il Modello OCEAN, secondo cui la personalità umana è descrivibile tramite 5 dimensioni: Openness (apertura mentale), Coscienziosità, Estroversione, Agreeableness (piacevolezza) e Nevrosi).
Lo studio fu effettuato su 112 persone ignare ovviamente dello scopo dell’esperimento.
I risultati ottenuti confermarono in qualche modo il pensiero comune ossia:
1. Le persone estroverse tendono ad avere una stretta di mano energica e calorosa.
2. Nel caso sia una donna ad avere una stretta energetica e calorosa, si parla di apertura mentale e curiosità per le novità.
3. Al contrario, le persone timide, ansiose, tendono ad utilizzare una stretta di mano esitante, molle.

LA TRIADE COGNITIVA DI BECK (DEPRESSIONE)!

                                     
                                        




Beck è uno dei padri fondatori della terapia cognitiva e si è occupato inizialmente soprattutto di pazienti depressi e di come le distorsioni cognitive fossero alla base dell'insorgenza della patologia.
Ogni volta che ci si trova ad affrontare situazioni critiche lo schema acquisito consente di interpretare i dati oggettivi e di trasformarli in cognizioni, ovviamente ciò non succede nei soggetti depressi che utilizzeranno schemi non adattivi che porteranno ad errate interpretazioni della realtà da cui si genereranno pensieri automatici che produrranno un effetto negativo sulle emozioni e di conseguenza sul comportamento.
La caratteristica dei pensieri automatici è che sono assoluti, globali e duraturi.


I PENSIERI AUTOMATICI:

-SU DI SE': Sono un perdente\ nessuno mi vuole\ non sono amabile, degno.
-SUL MONDO: La vita non è giusta\la vita è cattiva\ la vita mi dà solo dispiaceri.
-SUL FUTURO: Non combinerò mai nulla\ non cambierà mai nulla\inutile impegnarsi per qualcosa di immodificabile.


IMPARA A PENSARE IN MODO DIVERSO!